Il sake è parte centrale della cultura giapponese, sia alta che popolare, dallo shintoismo alle feste per il raccolto. Ma è protagonista anche della cultura pop. Oggi in particolare ci soffermiamo sui manga anche se è uno sguardo parziale. C’è chi il sake lo usa per godersene il sapore e chi come Natsuko del manga Natsuko no sake – 夏子の酒 (il sake di Natsuko) invece lo produce. È un fumetto di fine anni ’80 che anni dopo ha trovato spazio anche sulle tv nipponiche e che racconta la storia di una giovane ragazza che torna al paesello da Tokyo e decide di rimanerci quando il fratello muore. Quest’ultimo stava cercando una particolare varietà di riso per produrre un sake mitico e lei porta avanti il suo sogno tra risaie, botti di nettare nipponico e ovviamente mille difficoltà. Ecco, nel nostro shop quel sake lì non c’è, ve lo dico già. Però ne trovate di altrettanto buoni!
Beh ragazzi, come dimenticare il mitico Jeff Turner di Holly & Benji aka Capitan Tsubasa. Un ubriacone senza un domani sempre attaccato alle bottiglie di sake, probabilmente di qualità infima. Vi dico subito che non trovate nemmeno queste nel nostro shop. Noi solo cose buonissimissime. Dicevo, Jeff Turner, dapprima allenatore personale del potentissimo Mark Lenders che sfondava le pareti a calci e poi anche allenatore della nazionale Under 23. Mica finisce qui. Non tutti sanno che il nostro amante del “buon” bere è stato anche medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Città del Messico nel ’68. Ma il suo merito principale è stato quello di aver valorizzato Paul Diamond nella U-23, che se non c’era Holly aka Tsubasa la vera stella della New Team sarebbe stato lui. Ci metto la mano sul fuoco. Onore al vecchio Jeff (che poi sembrava vecchio ma secondo me avrà avuto al massimo quarant’anni).
In questa scena non ha le braccia gommose ma è lui, il mitico Monkey D. Rufy, pirata e capitano protagonista di One Piece. Tipo il fumetto più famoso e più venduto della storia dei fumetti. Un giorno Rufy-san con suoi due amici d’infanzia ha deciso di brindare al futuro, all’amicizia, ai legami che rimarranno tali anche da adulti nonostante i percorsi di ognuno siano indirizzati verso obiettivi e luoghi diversi. Ovviamente hanno brindato con il sake, i bricconi, per trasgredire. Da non fare se siete minorenni! Il nostro sake e il nostro shop sono solo per maggiorenni. Nota a margine: io leggevo One Piece, poi a un certo punto erano successe talmente tante e cose e c’erano talmente tanti personaggi che non ci ho capito più niente, ma zero proprio. Da non sottovalutare anche gli scaffali pieni.
Nostalgia canaglia! Maison Ikkoku
Vabbè qui capitolo nostalgia. Maison Ikkoku, in italia “Cara dolce Kyoko”. Traduzione allucinante. Se non l’avete letto leggetelo, il fumetto è molto meglio dell’anime. Frase che si dice sempre per fare i fighi con fumetti e libri, ma è davvero così in questo caso. La storia gira intorno ad un amore che stenta a nascere, quello tra il giovane ronin (studente bocciato agli esami d’ingresso dell’università che studia per riprovarci) Godai e appunto la “Cara dolce Kyoko” del titolo orribile. I due vivono in una grossa casa/villa composta da mini-apprtamenti occupati da una banda di pazzi che amano fare festa. Mentre Godai tenta di studiare loro trincano, ballano e si divertono sventolando ventagli con su la bandiera giapponese. Godai (vedi immagine) tenta di studiare. Non vi spoliero come finisce. Vi dico solo che con il nostro sake le feste probabilmente vengono meglio, anche senza i ventagli e le lattine schiacciate per terra con la birra che cola sul tatami.
Non si vive di solo sake, ci vuole anche del cibo!
Wakako Zake – ワカコ酒 è il classico manga/anime che unisce l’utile al dilettevole. L’utile nel senso che credo faccia utili dato che parla di luoghi reali, ristoranti e cose così. Il dilettevole perché nonostante la linearità dell’opera è un fumetto divertente. In Giappone vanno molto questo genere di fumetti/serie tv che parlano di ristoranti che esistono davvero, o di negozi di cibo o di sake. Ad esempio se accendete Netflix potete vedervi “Samurai gourmet”, serie che parla di un signore che va a mangiare nei ristoranti, un po’ come Wakako, anche in questo caso luoghi reali. Oppure “Kentaro: il rappresentante goloso”, stessa storia ma anziché andare a ristorante il protagonista va nelle pasticcerie di Tokyo. Wakako ama il cibo, ma, come si intuisce dal titolo, adora il sake! Ogni sera, cerca di trovare il miglior abbinamento cibo/bevande. Cosa che ci auguriamo facciate anche voi provando tutti i sake presenti nel nostro shop!